[Haibane Renmei] Ep 01 : Bozzolo – Un sogno in cui si cade dal cielo – Old Home

Haibane Renmei,  tradotto dallo stesso autore con “Charcoal Feather Federation”, è la prima opera di Yoshitoshi Abe creata e sceneggiata unicamente da lui. Lo conosciamo per il suo ottimo lavoro come conceptual e character designer per “NieA_7” e “Tehxnolyze”, ma il mio interesse andrà a cadere principalmente sull’unica altra opera partorita concettualmente da lui (sebbene scritta a quattro mani con Yasuyuki Ueda), ovvero “serial experiment lain”,  serie estremamente controversa (come lo stesso Haibane Renmei) e considerata dai molti come una serie d’avanguardia. Altra parte del mio interesse ricadrà sull’unica fonte d’ispirazione dichiarata dallo stesso autore, il romanzo “Sekai no owari to hādoboirudo wandārando” di Haruki Murakami del 1985. Detto questo, adesso andrò a fare un riassunto dell’intera serie ed a sottolineare gli eventi di maggior spessore, per infine analizzare ed approfondire le tematiche di questo anime,grazie anche alle possibili chiavi di lettura descritte poc’anzi.

Fortunatamente riassumere gli episodi di Haibane Renmei risulta molto semplice, in quanto il titolo di ogni episodio è formato da tre kanji, ognuno ad indicare i tre elementi più importanti dell’intero episodio. Di fatti il primo episodio comincia con una ragazza in caduta libera, sembra precipitare in un abisso oscuro, ma non prova alcuna paura, solamente un senso di tranquilla rassegnazione. A darle conforto c’è solamente un corvo che tenta invano di salvarla afferrandola per il bordo del suo vestito bianco.

Il corvo le ricorda qualcuno di familiare, gli dice di lasciarla andare e lo ringrazia per il tentativo e la buona volontà del gesto. Appena il corvo lascia la presa la ragazza si ritrova adesso a cadere dal cielo verso un paesaggio rurale.

Qui c’è uno stacco, l’immagine successiva è quella di un’altra ragazza,che fumando una sigaretta, cammina lungo un corridoio all’interno di un antico casolare semi-abbandonato di chiaro stampo occidentale. Ad un tratto sente un rumore provenire da una stanza chiusa, apre la porta e trova davanti a lei un enorme bozzolo bianco.

Presa dal panico avverte le altre inquiline (tutte di sesso femminile) di questo casolare chiamato “Old Home” per mostrare loro la sua scoperta. Tutte eccitate dalla novità, cominciano a pulire la stanza per accogliere nel migliore dei modi la schiusa del bozzolo e quindi l’arrivo della nuova inquilina. Il bozzolo si schiude prima del previsto e la nuova inquilina è proprio la ragazza che cadeva dal cielo di inizio episodio. Viene subito portata a riposare su di un letto nella stanza degli ospiti. Al suo risveglio, si ritrova accerchiata da tutte le ragazze della “Old Home”. La prima cosa che le salta all’occhio è che tutte possiedono delle piccole ali piumate ed un aureola sul capo, fatto che la rende ancor più confusa.

Le viene chiesto di raccontare il suo sogno, ma ha vaghi ricordi (non ricorda praticamente nulla di quello che viene fatto vedere ad inizio episodio), e dice loro che l’unica cosa che rimembra è che stava cadendo dal cielo. Chiede il perchè di quella strana domanda e le viene detto che le Haibane (gli esseri con aureola e ali piumate) prendono nome dal sogno che hanno fatto. Da qui le presentazioni : Hikari=Luce,  che ha sognato di essere avvolta nella luce ; Kana=Pesce di fiume, che ha sognato di nuotare come un pesce nel fiume ;  Nemu=Dormire, dato che anche nel sogno dormiva ; Kuu=Cielo, dato che nel sogno volava nel cielo ; e Reki, l’unica che non racconta il suo sogno. Le viene dato proprio da quest’ultima il nome Rakka=Cadere, e le viene posta sul capo l’aureola che per problemi di stabilità le viene fissata con del fil di ferro (non so se resa così per una voluta blasfemia o per semplice superficialità).

Dopo di che Rakka resta sola con Reki, e comincia a farle diverse domande, domande legittime per quello che le è successo : “dove mi trovo?” “cosa sono le Haibane?” “Siamo ancora esseri umani?” “perchè non ricordo il mio nome e la mia vita passata?” “Dove sono i miei familiari?”. A tutte queste domande viene risposto in modo superficiale : “ci troviamo nella città di Glie”, “Nessuno sa cosa sono le Haibane”, “Alle Haibane non è permesso lasciare questa città”, “Anche se qualche tuo familiare abitasse qui non ti riconoscerebbe, come te non hai ricordi del mondo dove vivevi, nessuno in questo mondo si ricorderà di te”.

Dopo la delusione provocata dalle risposte di Reki, Rakka comincia a sentire dolore dietro la schiena, le stanno spuntando le ali, un processo decisamente doloroso.

Una volta spuntate ali, “ne bianche ne nere ma di un bellissimo grigio” a detta di Reki , Rakka sviene per il dolore. Reki passa l’intera notte a pulirle dal sangue, altrimenti le resterebbero macchiate per tutta la vita.